Ansia: attacchi d’ansia, cosa evitare

Ansia: quando soffri di attacchi d’ansia, hai mai pensato a cosa evitare, per poter star meglio?

Cosa potevi “non fare” per non aver un attacco?

Diciamo che togliere o evitare certe cose, è uno dei meccanismi di protezione primari quando facciamo esperienza di momenti ansiosi: non facciamo più certe cose, non andiamo in certi luoghi, semmai speriamo di dimenticare il prima possibile l’accaduto e le sensazioni vissute. Vorremmo cancellare tutto.

Sbagliatissimo.

 

Ansia: ansia rimedi

Ormai l’ho detto in vari video, anche io ho sofferto di ansia. La mia storia e come ho sconfitto il mostro, è una cosa assurda, perchè come la maggior parte delle persone non solo ero incredula del malessere che mi ha travolto, soprattutto durante i primi attacchi, ma volevo sparisse tutto e pure in fretta.

Volevo dimenticare tutto! E come ogni persona che sta su questa barca, ho iniziato a EVITARE! (nell’ebook Stop Ansia e Panico, clicca qui, come ti ho detto spesso negli articoli, ti racconto tutto nel dettaglio, incluso strategie e cosa fare!).

 

 

 

 

L’ansia mi ha portato tanto male, soprattutto nella fase iniziale, poi mi ha portato “tanto“.

Tanto in termini di conoscenza verso me stessa, perchè ho capito che quel sintomo che io vedevo fisico in realtà nascondeva cose importanti di me, e non solo fisiche, ma cose che dovevo capire di me stessa e della mia vita.

Un grande aiuto l’ho avuto meditando, su consiglio di una mia terapeuta che allora mi seguiva. 

Ovviamente io trovavo mille scuse per non iniziare, perchè la cosa più difficile è proprio iniziare, decidere di farlo. E questo mi ha permesso di scavare ben a fondo di me stessa, nella mia personalità, e mi sono imbattuta in una sconosciuta. perchè è questo che accade quando abbiamo l’ansia, una parte sconosciuta di noi sale in superficie e chiede di essere conosciuta… e fintanto tu non lo farai, sintomi e malessere persistono.

 

 

Stati d’ansia: ansia cura

La cosa che più mi ha aiutato, all’inizio, è stato iniziare ad avere una abitudine, ovvero costruirla. Costruire l’abitudine di meditare.

Per me non è stato semplice, essendo pigra per natura e un po’ dubbiosa del metodo… ma una volta iniziato ho preso il ritmo. Ho iniziato una domenica mattina, mi ero svegliata molto presto, perchè i pensieri mi attanagliavano il cuore e non riuscivo a chiudere occhio.

In realtà, erano notti ormai che accadeva. 

Ricordo di aver pensato tra me e me “male non può fare, peggio di così”.

Il mio appuntamento, da quella prima volta, è diventato fisso e alla mattina, appena sveglia. Il primo giorno benino, il secondo meglio e così andare. Devo essere sincera, prima di prendere la decisione, quella mattina specifica, di provare, io usavo quel tempo, che poi ho dedicato alla pratica della meditazione, a cazzeggiare con il telefono. 

E’ stato facile però, decidere che era più importante capire come portare benessere dentro di me e ritrovare la serenità che, in quel momento della mia vita, mi era venuta a mancare. Insomma, tolti i minuti del telefono, li ho sostituiti con la meditazione.

E il tempo mi ha portato a farli divenire una abitudine regolare, fissa, costante.

Quindi l’inizio prevede solo motivazione, un luogo sufficientemente tranquillo a propria disposizione, nessuno che ci disturba o chiama, e del tempo da dedicare a sé stessi.

Ti puoi sedere a gambe incrociate o nella posizione del loto, oppure su una semplice sedia (io pensavo fosse fondamentale questo, eh. Ovvio che non tutti riusciranno ad incrociare le gambe, l’ossicino della caviglia fa male a volte…

Ok, poco importa, ricorda il significato vero della meditazione, l’importanza della consapevolezza al momento presente e non le smancerie aggiuntive, per rendere la cosa più figa o speciale).

ok oggi ti lascio un esercizio, troverai qui sotto il link di un audio per iniziare e fare i primi passi.

Per seguire il percorso che ho fatto io invece, scaricati l’ebook Psicomeditazione. AG

 

 

 

 

Attacchi d’ansia: nausea da ansia

Non so se lo sai, o hai già letto il mio articolo dove ti spiego uno dei sintomi più bastardi dell’ansia, ovvero la nausea di origine ansiosa, ma l’ansia può portare anche malessere di stomaco! Te lo dico per esperienza…

Di norma, il sintomo primario che puoi riscontrare è la forte sensazione di tensione muscolare (per la tensione ti consiglio di leggere gli estratti gratuiti di Psicomeditazione, dove ti spiego semplici esercizi per scioglierti e lasciar andare l’ansia, clicca qui).

Anche il ritmo della respirazione che quello della circolazione aumentano notevolmente.

Questo comporta che il tuo corpo utilizza una grande quantità di ossigeno. Pertanto si indebolisce, i muscoli perdono forza, il cervello rallenta e appare di conseguenza la nausea.

Se vivi dunque queste fasi di tensione muscolare e agitazione, senza un’apparente ragione, si tratta di nausea quale sintomo ansioso.

 

 

Ansia e nausea: rimedi naturali

Il modo migliore per prevenire questo malessere o gestirlo se si presenta è attraverso il controllo del ciclo respiratorio.

Prima dritta, impara specifici esercizi di rilassamento guidato, io ho beneficiato soprattutto di questi (RilassaMind).

Può risultare molto utile però anche la respirazione contro l’iperventilazione o la respirazione diaframmatica.

Seconda dritta, per imparare a calmare il ciclo respiratorio, dobbiamo anche essere più consapevoli di quello che stiamo vivendo, quello che accade dentro se stessi. La cosa che a me, è stata più utile, è quella di aver imparato a meditare pochi minuti al giorno. Se vuoi sapere la mia storia e le tecniche più utile, clicca qui.

La cosa importante è comprendere che la tua ansia provoca nausea, quando è a livelli molto alti. Se è il tuo caso, dai un’occhiata al mio ebook sull’ansia (clicca qui).

 

Ansia: da non dimenticare

Tre 3 cose importanti:

1  usa la tecnica della respirazione, quando senti arrivare l’attacco di panico;

2 smettila di farti fregare e conosci i miti negativi sull’ansia;

3 usa le migliori strategie e consigli per sconfiggere il mostro.

 

Ricorda in ultima, che tutto quello che ti sta succedendo, seppur faccia male, ti ha reso ciò che sei ora e sappi che tutto questo diverrà un grande potere, devi solo imparare a conoscerlo e tradurlo.

Non fermati ai soli sintomi, ma cerca di conoscerti per conoscerli. AG

 

 

 

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