Ansia e paure: durante un attacco di panico non si soffoca

Ansia e paure, un cordone ombelicale difficile da rompere, soprattutto quando ne facciamo esperienza, vivendo forti momenti d’ansia o un attacco di panico. Molte persone, ansiose, hanno la sensazione di soffocare, sentono di non poter respirare più, al punto da vivere la sensazione di poter perdere il respiro. Impariamo, da subito, che questo avviene quando vogliamo controllare inconsciamente la nostra respirazione, che per natura, è automatica e controllata dal cervello. Devi sapere che nel momento in cui cerchi di controllare ogni respiro, invece di auto-aiutarti, ti auto-danneggi, in quanto la maggior parte delle volte inizia un sistema respiratorio chiamato iperventilazione. Questa modalità, in cui non si ha un buon respiro, comporta che la miscela di anidride carbonica e di ossigeno nel sangue, divenga sproporzionata. E tale disequilibrio è il motivo per cui ci si sente deboli, tanto che quando il corpo torna alla normalità, la respirazione torna al suo normale livello e anche gli altri sintomi vanno via via, scomparendo. Pertanto devi sapere che durante un attacco di panico è molto raro soffocare, semmai i sintomi sono predittivi di una iperventilazione, che attiviamo quando controlliamo in maniera errata il respiro.

# ansia e paure: impara a essere consapevole del tuo respiro

Il senso di soffocamento si caratterizza per un’improvvisa difficoltà del respiro. Questo avviene perché i nostri pensieri attivano, sotto la soglia della nostra consapevolezza, una reazione di allarme, ci sentiamo in pericolo o di essere in qualche modo minacciati, vulnerabili. Chi lamenta il problema di soffocare, avverte la sensazione di non riuscire a respirare. La prima strategia da imparare, per combattere il senso di soffocamentoè diventare consapevoli che, ogni qualvolta viviamo quel senso di restrizione d’aria, la respirazione sicuramente ha subito una modifica, e siamo noi i protagonisti che agiamo inconsciamente un controllo su di essa.

Impara a comprendere e ad essere vigile sulla tua respirazione, devi allenarti e diventare consapevole se il tuo respiro, in quei momenti di ansia, è accelerato o rallentato. 

  Ansia e paure. Psicologa San Donà di Piave, Dr.ssa Ave. Per info 3484320654. Capiamo perché durante un attacco di panico, non si soffoca  

# ansia e paure: cos’è l’iperventilazione

Impariamo cos’è l’iperventilazione e quando agire su di essa. Dopo esser divenuti e aver accresciuto la consapevolezza sul proprio respiro, dobbiamo allenarci a gestire l’iperventilazione, ovvero quel meccanismo automatico che mettiamo in atto per controllare il respiro, il quale porta scompensi, piuttosto che un aiuto effettivo. L’iperventilazione peggiora i sintomi che si provano negli attacchi di panico, poiché porta ad avere troppo ossigeno nel sangue e troppa poca anidride carbonica. Questo comporta da un lato un restringimento di certi vasi sanguigni, in particolare di quelli che portano il sangue a certe aree del cervello e dall’altro l’aumento del legame tra emoglobina e ossigeno così arriva più ossigeno nei polmoni ma meno in specifiche aree del cervello e del corpo e ciò provoca senso di mancanza d’aria, senso di testa leggera, senso di stordimento, senso di irrealtà, senso di confusione, tachicardia, formicolio, rigidità dei muscoli, mani sudate, bocca e gola secca. Inoltre quando l’iperventilazione dura a lunga, i sintomi si aggravano portando nausea, vertigini, fatica a respirare, paralisi, tutti sintomi molti connessi all’idea di avere un attacco di cuore o di panico, o la paura della morte. Per ritrovare il tuo benessere, dunque, consapevolizzati sul tuo respiro, allenati a respirare in modo corretto, impara a bloccare la fase iniziale di iperventilazione. Mettendo in atto queste dimensioni, incominciare a vivere la tua vita e specifiche situazioni, con molta meno ansia e disagio.

Ricorda che respirare è una azione automatica e funziona indipendentemente da ciò che facciamo o pensiamo, altrimenti ogni persona nel momento del sonno soffocherebbe. La respirazione è automatica e controllata dal cervello. I controlli cerebrali sono molto potenti e funzionano anche quando cerchiamo di smettere di respirare. Ricorda inoltre che ogni forma d’ansia, può essere risolta, attraverso un lavoro mirato in cui apprendere non solo informazioni, ma strategie comportamentali, forme di rilassamento, tecniche di respirazione efficaci, tecniche immaginative, conoscenza dei meccanismi di difesa e consapevolezza del momento che stiamo vivendo. Psicologa Dr.ssa Giada Ave

       

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