Meditazioni: quali sono le tecniche di meditazione

Le meditazioni possono essere molte, diverse e aventi metodologie differenti.

Per questo ognuno dovrebbe secondo me essere libero di provare.

Praticando, dandosi del tempo, capendo, per poi scegliere la via che più sente adatto e affine a se stesso, in base alle molteplici tecniche di meditazioni esistenti.

 

 

 

 

 

Meditazioni: alcune tecniche di meditazione

 

 

#Mindfulness

La Mindfulness è una disciplina nata dall’intuizione di Jon Kabat-Zinn, un medico statunitense.

Il termine esprime un concetto secondo cui la persona attraverso la pratica diviene più consapevole.

La parola è la traduzione in inglese di sati, un termine in antica lingua pali presente nelle scritture di alcune tradizioni buddhiste. L’equivalente italiano è “consapevolezza” o “presenza mentale”.

Lo sviluppo della consapevolezza avviene con esercizi che allenano l’attenzione a focalizzarsi su una specifica cosa, portando a vivere pienamente il momento presente, il qui ed ora.

Quindi mantenere l’attenzione su ciò che accade effettivamente nel momento, anziché occupare la mente con una modalità spontanea come ripercorrere fatti avvenuti nel passato o porsi delle aspettative per il futuro ad esempio.

Tra gli esercizi più conosciuti c’è quello basato sul focus del respiro o delle sensazioni corporee. Per cui consiste in semplici esercizi di concentrazione respiratoria per tornare al momento presente anche mentre compi qualsiasi altra attività quotidiana.

 

 

 

#Meditazioni camminate

Sebbene il nostro primo pensiero quando immaginiamo la meditazione sia solitamente affiancato ad una immagine di una persona seduta o a gambe incrociate, con gli occhi chiusi, questa tecnica fa comunque sempre parte del mondo meditativo, ma viene basata sul “movimento“.

La tecnica può essere usata quando stare seduti per molto tempo diviene difficoltoso, oppure optata da coloro che amano appunto il “movimento”, al punto da venire adottata da molti uomini d’affari o persone di successo.

La tecnica della meditazione camminata disciplina la propria mente nonostante il percorso in sè, NON concentrando la mente sulla respirazione, sulle sensazioni del corpo, ma sul gesto del camminare.

La meditazione camminata è forse la forma di meditazione più adatta allo stile di vita di oggi, sempre molto movimentata e consiste nel concentrarsi completamente sul momento presente.

Nel caso della meditazione camminata di tipo zen, l’accento è posto più sull’essere completamente presenti all’azione che si sta svolgendo. Nella meditazione camminata vipassana, invece, l’interesse maggiore è sull’attività della mente, sotto forma di sensazioni, percezioni, pensieri.

 

 

 

 

 

 

 

#Vipassana

La vipassana è una tecnica di meditazione che ha la scopo di portarci una maggiore conoscenza della nostra mente e delle leggi della natura.

Considerata l’essenza dell’insegnamento del Buddha, aiuta a guardarsi dentro e a crescere come persone.

Tale tecnica si basa essenzialmente su un antico testo buddhista, il Satipatthana Sutta, o discorso sui 4 fondamenti della consapevolezza.

Tali fondamenti sono l’osservazione diretta del corpo, delle sensazioni, della mente e degli oggetti mentali.

Secondo la psicologia buddhista, quando un oggetto dei sensi arriva in prossimità di un organo recettivo, quindi ad esempio un suono raggiunge il tuo orecchio, si crea un contatto tra i due.

Tale contatto fa emergere la coscienza.

La persona che sente quel suono crea una sensazione e questa può essere piacevole, spiacevole o neutra.

Di fronte a ciò può emergere un atteggiamento di attaccamento, se la sensazione è piacevole, o di avversione, se è spiacevole.

Osservare nei dettagli questo meccanismo consente di cogliere in se stessi quella che per il Buddha è la causa principale della nostra sofferenza, ovvero la nostra tendenza a riferire tutto ciò che succede a un “io” che vorrebbe tenere tutto sotto controllo.

 

 

 

 


 


 

 

 

#Meditazioni con mantra o mudra

I mantra sono sillabe sacre che portano energia spirituale e che si usano per calmare la mente.

Il manta più conosciuto è Om, considerato il mantra per eccellenza, e può essere ripetuto durante la meditazione in modo flebile, sussurrato o ad alta voce.

I mudra invece sono gesti fatti con le mani soprattutto, che rappresentano alcuni stati o processi della coscienza.

 

 

 

#Meditazione zen

Lo Zen è una corrente che deriva dalla variante cinese del buddhismo, il Chan, sviluppatosi nel V secolo dopo Cristo.

La più importante figura di quel periodo è stata Bodhidharma (483 -540).

Il Chan tende a privilegiare la conoscenza intuitiva, rispetto a quella razionale al punto che l’illuminazione non viene raggiunta dedicandosi con lungo impegno alla meditazione, ma scoprendo ciò che è sempre stato davanti ai nostri occhi per tutta la vita.

Importante in tal senso è la distinzione tra conoscenza convenzionale e conoscenza assoluta.

La meditazione zen privilegia l’aspetto della concentrazione (samatha) rispetto a quello della visione profonda (vipassana).

Questa tecnica è basata sul controllo della: respirazione, postura e mente.

 

 

 

 

Meditazioni: la costanza e pazienza

Indipendentemente da quale tecnica tu decida di praticare, la cosa importante è che tu possa portarla avanti con una certa costanza.

Dubbio e noia sappi saranno ostacoli tipici nel tuo percorso di meditazione, ma se ne sei consapevole, avrai già un vantaggio.

Non abbandonare mai nessuna pratica o nessun lavoro, impegno, dinamica generale della tua vita, quando le prime difficoltà iniziano ad sorgere.

Lavorare su te stesso e disciplinare la mente è la cosa più difficile al mondo e, se veramente vuoi crescere come persona e sperimentare i benefici della meditazione, devi portare dentro di te pazienza e costanza.

 

 

 

 

Meditazioni: conclusioni

La condizione per ricevere maggiori benefici è sempre la pratica perenne, la costanza e la consapevolezza di quello che sei e fai, come ti spiego nel mio percorso.

In questo modo le paure peseranno meno e rafforzerai il tuo “CORPO-MENTE”.

Mi auguro che grazie a questo articolo abbia le idee più chiare per iniziare a meditare correttamente.

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Per me invece, già che tu sia qui è una piccola ricompensa per il lavoro fatto.

Inizia a volerti bene, anche da solo!

Un abbraccio grande, ti aspetto qui per leggere i tuoi commenti e raccontarmi la tua esperienza.

AG

 

 

 

 

 

Foto di cottonbro e Spencer Selover da Pexels

 

 

 

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