Ansia cosa fare : cosa fare quando arriva l’ansia
Se sei qui è perchè vuoi capire cosa fare quando arriva dentro di te l’ ansia.
Oltre a capire quali errori da evitare se hai ansia e panico, usare i giusti consigli per sconfiggere il mostro, dove ti spiego come gestire gli stati psicologici, mentali e fisiologici, che si attivano quando hai attacchi d’ansia, o comprendere perchè e quando evitiamo i luoghi dove abbiamo avuto gli attacchi, oggi un articolo mooolto specifico per indirizzarti verso la giusta gestione del problema.
Questo perchè conoscere bene cosa accade e succede dentro te, durante gli attacchi d’ansia, ti agevolerà anche nella gestione dei sintomi e della problematica stessa.
Ansia: quando arriva
Primo step, capiamo quando arriva l’ansia o arrivano gli attacchi di panico.
Quello che accade è che viviamo un momento molto intenso in cui abbiamo una paura enorme. Sentiamo una paura cieca, come se non avessimo vie di uscita, e mettiamo a dura prova il nostro equilibrio psicofisico.
E’ un momento carico di angoscia, la senti dentro.
#Prima cosa da sapere
La tua mente fisiologicamente elabora e trasforma da sola, senza che tu te ne renda conto, le informazioni negative, anche di quei momenti.
Questo vuol dire che quando vivi un momento brutto, traumatico, doloroso, lei processa pensieri, emozioni, sensazioni fisiche senza che tu te ne renda conto.
Per cui nei momenti brutti, collega i tuoi ricordi a reti mnestiche.
Ovviamente, cerca che questi collegamenti non siano catastrofici, negativi, terribili, per cui si serve di reti più adattative, immagazzinate precedentemente dentro di te. Questo ti consente di gestire lo stress e avere, anche in una situazione negativa, un apprendimento utile.
#Seconda cosa da sapere sapere
Purtroppo però, ogni tanto, questa modalità di “incastro” tra evento-rete adattiva, si inceppa.
Per cui l’elaborazione naturale di una esperienza negativa, è come se rimanesse isolata, in una parte lontana, bloccandosi in reti isolate rispetto agli altri ricordi degli avvenimenti positivi.
Questo isolamento crea dei sintomi, come esempio quello che avviene nel disturbo di panico, perchè le informazione adattive non si connettono con le informazioni riguardanti le situazioni temute.
Per cui tutto quello che arriva oggi con i sintomi, riguarda in qualche modo quello che tu hai passato e i tuoi ricordi.
I ricordi che non sono stati metabolizzati, digeriti, immagazzinati nella tua mente in maniera “adattiva”, possono ora dare origine alla tua ansia e agli attacchi di panico (Fernandez e Farretta, 2007).
Attacchi d’ansia: la fregatura
Sai qual’è la fregatura? il sintomo che noi tutti ansiosi viviamo si manifesta subito a livello fisico e quando vivi una certa sensazione, senza accorgertene, aumenti il tuo arousal fisiologico, ovvero attivi quella che chiamano reazione “attacco-fuga”.
Quello che voglio farti capire è che l’inizio dell’attacco di panico e della tua ansia è il punto in cui c’è un improvviso aumento del disagio, piuttosto che il punto in cui si sviluppa tutto quello che pensi tu!
E’ percepire il pericolo dentro di te a scatenare una reazione nel tuo corpo e poi nella tua psiche, reazione che tu vivi in maniera brutta (male da morire) ma che devi sapere, essere finalizzata genetivamente solo a metterti in salvo e ad aumentare la probabilità di sopravvivenza.
Ma il punto è capire che non hai nessun pericolo davanti e non serve attivare tutta sta roba!
Ansia: cosa fare
Secondo step, capiamo quali sono le cose da fare in caso di ansia o attacchi di panico. Sebbene tu possa usare la mia tecnica della respirazione, per bloccare i sintomi più paurosi, spesso la mente e le paure correlate, prendono alla sprovvista.
Questo non solo accade a causa dei miti da svelare e conoscere sull’ansia, ma dalle paure, dalle sensazioni che abbiamo, oltre che dai pensieri catastrofici che si instaurano dentro di noi.
L’attacco di panico è frutto di un processo.
Questo processo è continuamente rinforzato da molti aspetti.
E su questi aspetti hai più controllo di quanto tu non creda.
Pensa solo ai pensieri che ti crei in quel momento. Sei in un momento particolare e senti ansia; invece di pensare “è solo il battito del mio cuore, non sto per avere un infarto”, i pensieri che puoi avere saranno altri. Tipo “ora muoio”, “sto per avere un attacco di cuore” o simili.
Ansia: sintomi, significato, cura
Mettiti in testa che sei tu a crearti pensieri catastrofici al punto che anche i normali sintomi fisici dell’ansia, da quel momento, li vivi come reali pericoli.
Chi soffre di ansia o panico non è malato e non ne ha troppa, piuttosto deve apprendere a tollerare la propria ansia e gestirla in modo più sano.
E questo te lo riscrivo perchè sembra una cazzata, ma è la chiave di volta: se soffri di panico non sei malato e non devi sbarazzarti dall’ansia, devi apprendere a tollerarla e a gestirla in modo più sano.
Sai, vorrei poterti guardare negli occhi e chiederti “cosa accade”, per sentire cosa ti è successo, per ascoltare cosa hai dovuto passare.
Perchè ogni storia di vita è oro liquido. E vorrei tanto aiutarti dal vivo, ma almeno con questi articoli, posso arrivare anche a coloro che non sono a me vicini.
Ricorda che tutto quello che ti sta accadendo, seppur faccia male, ti ha reso ciò che sei ora e sappi che tutto questo sarà il tuo potere, soprattutto da questo momento, se saprai imparare a conoscerlo e tradurlo.
Non fermati ai soli sintomi, ma cerca di conoscerti per conoscerli. Ricordalo. AG
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