Attacco di panico: 3 modalità respiratorie che aumentano i sintomi

Quando parliamo di un attacco di panico, ormai l’avrò ripeto all’infinito, tu centri sempre qualcosa.

La tua mente centra, tanto quanto le reazioni fisiche che sono la conseguenza della sensazione e dell’interpretazione che dà di quello che le sta accadendo attorno.

Il tuo cervello fa scattare l’interruttore sull’ON perchè sente di essere in pericolo, in un certo momento, in una certe situazioni, in un certo luogo, con una persona o tante persone, ecc.

Oggi ti dico che proprio in quei momenti da bravi ansiosi, andando in panico, attiviamo delle modalità respiratorie che anziché diminuire le sensazioni e il malessere in quella particolare occasione, aumentano i sintomi.

Psicologa Ave. Non usare queste respirazioni, perchè aumentano i sintomi del panico.

Quando trattasi di respirazione, come te ne avevamo parlato in questo articolo gestire un attacco di panico, sono sicura che senza volerlo ti sarà capitato, se ci pensi e fai mente locale alle ultime volte in cui sei stato male, di avere il respiro differente.

Bhè le modalità respiratorie, spesso, dipendono sempre da quel meccanismo mentale che parte in automatico. Ma ora ti spiego cosa devi assolutamente evitare per non aumentare e peggiorare lo stato di malessere che vivi, essendo brutto e pauroso di per sé.

 

 

Ansia e sintomi. Psicologa Ave Giada. Ognuno di noi ha la propria ansia e i propri sintomi. Ansia e sintomi si possono sconfiggere

 

 

Attacco di panico: come peggiorarlo con 3 modalità respiratorie 

E’ importante che impari a monitorare il tuo respiro, concentrandoti su di esso e allenandoti a controllarlo quando e se ti accorgi che, abitualmente o in concomitanza di particolari situazioni, respiri in uno di questi 3 modi:

 

1 Affanno

è il tipico respiro che si ha nei momenti di forte ansia o stress.

Questo metodo di respirazione è in grado di abbassare in pochi minuti i livelli di anidride carbonica, producendo e aggravando i sintomi di base dell’ansia

 

2 Respiri profondi

questo la facciamo quando sentiamo il nodo alla gola, quindi prendiamo una bella boccata di aria! Cazzata, quando durante l’ansia o il panico il torace si espanda troppo, devi inspirare in modo calmo e rilassato dal naso,  senza sforzo.

Non spalancare la bocca e usa il diaframma, ovvero il muscolo che separa polmoni e addome.

Quindi gonfia pancia e sgonfiala quando butti fuori.

Evita sospironi o respiri belli profondi perchè ti mandano in iperventilazione

 

3 Respirare velocemente

la modalità più disfunzionale e spesso, quando incontro i miei pazienti, è la modalità adottata per la maggiore come proprio stile respiratorio (questo e fare il pesce palla, ovvero trattenere il respiro). 

Respirare come superman è una forma contenuta e cronica di iperventilazione. In sé non porta ad un attacco di panico, ma può fortemente favorirne l’insorgenza in quanto i livelli di anidride carbonica sono sempre molto bassi.

Questa respirazione comporta, quotidianamente, uno stato di apprensione e leggera confusione. Quindi cerca di diminuirla ed essere sempre consapevole del tuo respiro.

 

 

 

PS. Non dimenticare di utilizzare i miei consigli per sconfiggere l’ansia, inoltre esercitati, se hai già iniziato ad evitare certe situazioni o a non andare in certi luoghi, nell’esercizio dell’evitamento.

Oggi abbiamo capito degli stili respiratori che non sono appropriati e che sarebbe opportuno evitare, soprattutto in quei momenti in cui ci agitiamo. Ti consiglio però di usare una tecnica respiratoria specifica, il Metodo 478 . Questa modalità, se ti alleni, ti permette di frenare e tenere a bada i sintomi bruttissimi che puoi avere con il panico. AG

 

 

 

 

 

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