La meditazione è una cazzata ?

La meditazione è una cazzata?

Mmmmmmm, direi di no. Anzi prima dicevo di sì, ora dico di no.

Inizialmente pensavo fosse una cavolata, l’ho sempre detto e sostenuto, finchè in un particolare momento della mia vita… più per gioco e bisogno di riprendere in mano me stessa, che per vero interesse, mi sono avvicinata alla pratica. E non me ne sono più andata, un po’ come in amore, in una relazione. Ci si conosce, ci si frequenta e ci si può innamorare.

Identica cosa è successa, a me, con la meditazione.

Da cazzata presunta, da gioco quasi, è diventato punto cardine della mia vita.

E’ diventata un aiuto, un modo per imparare a sapere chi sono e ad amarmi.

Soprattutto se parliamo di meditazione correlata a disturbi di ansia.

 

Ovvio che ognuno di noi, ha le proprie idee sulla meditazione.

La mia era anche che, in base a come sono, alla mia indole, non potesse essere cosa adatta a me.

 

Mi veniva la pelle d’oca se pensavo di dovermi fermare e rilassarmi, non sono una tipa paziente e nemmeno calma. Se mi dicono che devo lasciare andare i pensieri, senza focalizzarmi su uno in particolare, io dopo pochi secondi penso alle cose da fare, al tempo che sto perdendo, agli appuntamenti, ai miei pazienti, a cosa devo preparare da mangiare. Insomma, hai capito che sono una molto molto, “troppo” pratica.

Vero anche che sono, anzi, ero bravissima a trovare mille scuse. Forse perchè avevo paura, forse perchè in fondo, pensavo e sapevo di dover fare luce in quell’angolino incasinato dentro di me, ma non volevo si aprissero cose difficili da accettare e capire, e forse bho… non lo so. Avevo un casino probabilmente dentro, e a vederlo, ci vogliono le palle!

Però non c’è scusa che tenga alla fine, perchè ognuno di noi, per vivere in serenità, ha bisogno di conoscere se stesso, mettere ordine dentro di sè, e credetemi, ne abbiamo bisogno tutti.

 

 

La meditazione è una cazzata: non direi

 

Parlare di meditazione significa imparare a volersi bene, a portare benessere fisico e mentale, ad avere ripercussioni positive e reali nella propria vita.

Porta miglioramenti nel tuo corpo e nella tua psicologia.

Se impari a prenderti i tuoi tempi per meditare, in modo regolare e continuativo, accrescerà dentro di te una conoscenza di te stesso. Perchè sarai molto consapevole di ciò che sei, di ciò che vivi, di quello che passa dentro di te, al punto da indirizzare emozioni e pensieri.

Imparerai a fare ordine dentro la tua testa, e questo ordine lascerà spazio a ciò che c’è di bello, di leggero e di felice dentro di te (cose che non sempre riesci a sentire e vedere, o esserne consapevole, quando i pensieri negativi di ieri o le preoccupazioni del domani ti invadono).

Se mediti imparerai la tranquillità. Il tratto impulsivo che è in te si allenta, e sarai capace di gestire le tue azioni, prevedendo prima una elaborazione mentale, cognitiva e a livello di sensazioni. Detto in parole povere invece di rispondere in modo automatico, imparerai a prenderti del tempo, capire, sentire e poi agire.

Se mediti imparerai a focalizzare le tue energie. Dentro di te non ci sarà confusione, i pensieri e le emozioni verranno ordinate, messe al loro giusto posto, e l’energia che prima utilizzavi per queste dinamiche negative interne, potrà essere riutilizzata per altro.

Se mediti aiuterai il tuo corpo. Pressione del sangue, muscoli, glicemia, colesterolo, tensioni fisiche, potranno giovare della pratica meditativa.

 

Il primo blocco che puoi avere

Il primo blocco è quello mentale. Il tuo blocco è sicuramente di tipo mentale… questo è il problema. Punto.

Anzi, il punto, è proprio decidere di iniziare a farlo. E crederci (la meditazione è una cazzata?)

A tal proposito, mi ricordo che la nota giornalista, Grazia Pallagrosi, ha scritto nel suo bellissimo libro sulla meditazione, proprio che “lavorando per oltre 30 anni come giornalista specializzata in benessere […] ho visto crescere in una moltitudine di persone l’esigenza di meditare, per affrontare con più serenità e meno stress, le incalzanti preoccupazioni della vita quotidiana. Ma, allo stesso tempo, ho visto dilagare la convinzione di non aver tempo per farlo”.

Ma ormai avrai capito che quando trattasi di meditazione, ha più a che fare la costanza, che il tempo stesso.

Per cui il primo passo è decidersi di attivarsi.

Devi sapere che il tuo blocco, non sta nel tuo fisico o nelle tue capacità, ma dentro la tua mente. E si tratta di un condizionamento, un’abitudine. In pratica, il tempo non manca, tu puoi farlo, ne hai le capacità, ma ti blocchi nell’iniziare.

E questo blocco è causato da una abitudine di pensiero.

Una abitudine che, inconsciamente, si è installata dentro di te. Per fortuna, queste formazioni mentali possono essere modificate; un po’ come quando si deve ristrutturare una casa, in questo senso, devi ristrutturare, migliorare, alcuni dei tuoi collegamenti neurali. Naturalmente ora ti chiederai com’è possibile fare una cosa del genere.

Allenandoti, almeno per 21 giorni.

Diciamo che questo è quello che sostengono le neuroscienze, ovvero per ristrutturare l’impalcatura cognitiva dei tuoi modelli di vita, ti servono dai 21 ai 29 giorni.

Allenandoti, smantelli e costruisci nuove reti di ……..

 

 

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