Amore e tradimento: come si reagisce al tradimento

Amore e tradimento hanno un filo indissolubile. Il tradimento appartiene all’amore come il giorno appartiene alla notte. A tradire sono i padri, le madri, i figli, i fratelli, gli amanti, le mogli, i mariti, gli amici. Solo loro possono tradire, in quanto su di loro, un giorno, abbiamo investito il nostro amore

Devi sapere che quando parli di tradimento necessariamente consideri un altro aspetto, ovvero la fiducia originaria. Queste sezioni, tradimento e fiducia vanno a intersecarsi, originando il dubbio. Ebbene si, quando la fiducia originaria non interrogata, si spezza, causa tradimento, essa genere una sorta di dubbio nella nostra mente. Cosa accade allora? La realtà che viviamo diviene doppia, in quanto se ne scopre un lato nuovo.

 

 

 

Amore e tradimento: come si può reagire?

Come si reagisce al tradimento? Esistono molteplici modalità mentali, psicologiche e comportamentali quando, tra due persone, avviene un tradimento.

Vediamole insieme:

  • Vendetta: È una risposta emotiva che usiamo per saldare il conto. Ogni vendetta non emancipa la propria coscienza; quando è immediata si traduce come uno scaricamento della tensione che la persona tradita avverte. Quando invece è procrastinata, ovvero si attende l’occasione giusta, essa restringe la coscienza in fantasie di astiosità, crudeltà, impedendo alla tua mente di elaborare l accaduto (Umberto Galimberti).
  • Negazione: il meccanismo si attiva quando nella coppia uno dei due partner nega il valore dell’altro, che prima aveva idealizzato. Ovvero prima si era ciechi d amore, ora ciechi d’odio, sottolineando come tali eccessi appartengano ad un modo di amare primitivo e infantile
  • Cinismo: si nega il valore dell’altro, attivando un pensiero che cicatrizza la fiducia che è stata infranta. Esempi di questi pensieri idealisti possono essere: l’amore è sempre una delusione, essere innamorato frega sempre, l’amore è per gli stupidi
  • Tradimento di sè: tramutiamo i nostri sogni, i valori emotivi, le cose più profonde, in pensieri ridicoli. Così facendo dopo il tradimento la persona evita di essere presa in giro, evitando la vergogna di averle un giorno pensate.
    Scelta paranoie: è la peggiore modalità che potremmo attivare. Consiste nel mettere in atto liturgie, per divenire esenti dal tradimento, per bloccare il partner pensando di cancellare la possibilità del tradimento. Mi riferiscono a giuramenti, prove di devozione, frasi in cui enuncio amore eterno, etc… tutti atteggiamenti che attengono alla sfera del potere, più che a quella dell’amore.

 

 

 


 

 

 

Amore e tradimento: cosa fare?

Le patologie sopra descritte sono lontane dalla migliore modalità di affrontare il tradimento.

Pertanto, qual’è la cosa migliore da fare, in questi casi? Sicuramente riconoscere l’accaduto

Traditore e tradito devono riconoscere reciprocamente i loro ruoli e parlarne. Non entrare nell’accaduto accentua il tradimento e lo pone come in modalità “continua“. 

Come scriveva Nietzsche, scopri, sotto ogni virtù, il vizio che la origina, la paura inconfessata che la genera, la debolezza che si vuole nascondere. 

E ricorda, ogni relazione d’amore non deve mai divenire una fusione, ma essere una relazione.

Dott.ssa Giada Ave Psicologa

Foto di Pixabay da Pexels

 

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