Amore odio e psicologia: esiste una relazione tra questi sentimenti?

Amore odio e psicologia. 

I ricercatori del laboratorio di Neurobiologia dell`UCL, University College London, spiegano che dal punto di vista biologico amore e odio sono due emozioni di uguale interesse scientifico; entrambe, se pur differenti in prima battuta, spingono a compiere atti irrazionali, malvagi o eroici.

Ma come è possibile che due sentimenti opposti, generino comportamenti simili?

Amore e odio hanno lo stesso circuito cerebrale.

Analizzando le reazioni cerebrali di alcuni soggetti, hanno scoperto che il nostro cervello attiva medesime aree cerebrali in presenza del sentimento dell’odio e dell’ amore.

Ovvero, entrambi coinvolgono, anche se in maniera differente, la medesima parte della corteccia frontale e due distinte strutture della sottocorteccia, il putamen e l`insula.

 

 

L’odio è un ripudio primordiale che l’Io oppone al mondo esterno per proteggersi da fonti di dispiacere

 

 

 

 

 

 

Amore odio e psicologia: relazioni opposte complementari

L’odio come stato affettivo profondo, può essere tradotto quale sentimento di avversione, collera e ostilità che una persona può nutrire nei confronti di un partner, di una singola persona, o di un gruppo sociale (Melanie Klein).

In effetti, la reazione di odio si innesca come reazione fisiologica contro l’attacco e la contaminazione da atteggiamenti distruttivi e devastanti.

In una relazione d’amore, questo sentimento ha ancor più evidenza, proprio per l’ambivalenza affettiva che si può creare tra due persone e la percezione di chi ama di sentirsi in pericolo.

Per questo odiare, molto spesso, significa guardare in faccia il pensiero più che la persona, si guardano gli effetti devastanti su di sé, effetti sicuramente il più delle volte attenuabili quando è preferibile vedere negli occhi l’oggetto mentalizzato.

Pertanto l’emozione dell’odio deve essere considerata paritaria e dignitosa come quella dell’amore, in quanto avente carattere difensivo e protettivo della persona.

 

 

 

 

 

Amore odio e psicologia: la relazione di coppia

In una coppia è all’ordine del giorno sentire frasi come “Lo odio ma lo amo così tanto”, oppure intravedere occhi tristi, spenti, notare aggressività, litigi …

ma ti sei mai chiesto se l’odio è veramente il compagno inevitabile dell’amore

Spesso, quando siamo in una relazione di coppia, i momenti aggressivi del partner o i momenti difficili, vengono vissuti quale esperienza o sacrificio da accettare, quasi una condizione sine qua non a cui dover assolvere. Accettare infatti diviene la miglior soluzione, la cosa più giusta da fare “per amore” o “per il bene della famiglia”.

Peccato che raramente le persone sono consapevoli di cosa avviene nella coppia, del perché o cosa ci spinge a vivere il dualismo amore e odio, o il motivo per il quale viene messo in atto.

 

Ma da dove viene l’aggressività, la rabbia e l’odio? Perché raggiunge le sue massime espressioni, proprio nelle relazioni d’amore?
Umberto Galimberti diceva che in amore le cose sono complicate; chi ama davvero, non può evitare di mettere in gioco interiormente se stesso.

E l’aggressività, che si evidenzia nella passione amorosa, diventa presente e pesante soprattutto quando la persona inizia a provare dei sentimenti per un’altra, entrando così in uno stato di “pericolo”.

Mi spiego meglio, quando la persona che ama, investe di desiderio qualcuno, facendolo diventare il proprio oggetto del desiderio, in quel momento cresce la sua vulnerabilità.

In altre parole ogni persona amante diviene vulnerabile, in modo direttamente proporzionale alla profondità dell’amore che prova verso l’altro.

 

 

 

Amore odio e psicologia: quando si litiga

Quando due persone litigano, attivano sensazioni di amore e odio, le quali attivano a loro volta dei meccanismi.

Forse non lo sai, ma in amore e nelle litigate, mettiamo in moto il medesimo meccanismo mentale di un serial killer: attiviamo l’aggressività per cercare un riscatto dalla dipendenza, in cui il nostro desiderio d’amore ci pone nei confronti della persona amata.

Perché una dipendenza amorosa, può venire tradotta come qualcosa che lede la propria dignità.

Pertanto, nel momento del litigio, trasformiamo temporaneamente la passione amorosa, in passione aggressiva, per far comprendere al partner che non può metterci sotto i suoi piedi, che non siamo al suo servizio, che siamo noi a dover decidere, che siamo forti e non vulnerabili.

E tutto ciò, magari, avviene tramite parole urlate, cariche di odio, in cui il messaggio finale è che non possiamo fare a meno dell’altro e verso di lui siamo vulnerabili.

E questa vulnerabilità inconscia viene contenuta tramite tali comportamenti. Alcuni ritengono che solo quando si ama veramente, si odia, perché l’odio è la risposta a quella minaccia che è l’amore.

 

Fate attenzione però, in quanto quando l’odio non è controllato, può distruggere sia noi stessi che l’oggetto d’amore.

Dott.ssa Giada Ave Psicologa

 

 

 

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