Conta su di me: un libro per imparare a ricominciare

Conta su di me, un libro per imparare a ricominciare. Voto 7. E’ una lettura veloce ma alquanto interessante per le storie presentate e raccontate in queste righe. Ogni storia raccontata, insegna come, l’apparente assurdità della vita o le vicissitudini che ci accadono, possono essere “smontate” da un modo differente & capovolto, di osservare le cose. Inoltre, tra le righe, si comprende come, per arrivare a questo risultato, alla saggezza e al benessere personale, possono essere ricercati e aggiunti alle proprie capacità, differenti ingredienti. Questo scritto è come un diamante, ogni lato scopre una nuova pagina, che ti immerge in parole e in storie che portano un senso di grande ricerca interiore.

Il libro si intitola “Conta su di me”, lo scrittore è Jorge Bucai… e la trama racconta della terapia di un uomo, confuso dalle offerte ed esperienze della sua vita, la quale coincide con le storie che gli vengono raccontate dal suo terapeuta. Durante la lettura verrai piacevolmente catapultato nella vita di una persona, nelle sue sedute di terapia, e tra le righe, potrai immedesimarti e utilizzare le storie raccontate dal terapeuta durante l’analisi, come spunti di riflessione personali.

Conta su di me: frasi e storie del libro

Le storie usate dall’autore sono tratte dalla Bibbia, dal Talmud e dalla cultura e tradizione di varie parti del mondo. Storie usate per arrivare alla conoscenza, per affrontare di nuovo il proprio passato. Leggere questo libro, in realtà, è come sbucciare una pesca (metafora contenuta nel testo), passando dalla parte più rugosa fino alla polpa. Così, mettendo a nudo dubbi e desideri, tra autore e lettore inizia una sorta di rapporto tra l’amicizia e la professionalità, che a volte ha il sapore di splendide chiacchierare e altre volte di sedute dallo psicologo. 

• Oggi, a distanza di tempo, a volte mi giustifico
• Tutto combaciava con la frase che più ricordavo tra quelle che mi avevano detto. Le parole che avevo udito dalla bocca di Paula quando ci eravamo salutati il giorno del nostro primo incontro. Dare al destino la sua opportunità
• Imparare, è come sbucciare una pesca. All’inizio vediamo soltanto la parte ruvida e grinzosa, il frutto non sembra molto invitante né appetitoso; ma dopo aver superare il primo momento, scopriamo la polpa e l’apprendimento diventa succoso, dolce e nutriente. Molti vorranno fermarsi a questo punto, ma crescere non finisce qui. Più in la’ incapperemo nel duro legno del nocciolo. […] è tempo di mettere in discussione tutto ciò che c’era prima, il momento più difficile.
• si negozia negli affari, ma un progetto di vita non merita concessioni, ma accordi. Aveva ragione
• non credo sia una buona idea disegnare la coppia modello sulla base delle proprie difficoltà e dei disaccordi. Costruire una relazione duratura richiede una certa bravura, e ciò si ottiene soltanto con l’allenamento
• quando l’amore permane, il dolore di un distacco porta sempre con sé una doppia sofferenza: il dolore per il proprio dolore, e la sofferenza provocata dal dolore della persona amata. Pur nella consapevolezza di non poter continuare il proprio cammino insieme
• ridere in continuazione è ridicolo e senza senso, quanto non ridere mai. Lavorare in continuazione è deprimente quanto non avere mai nulla da fare. Bisogna imparare a entrare e uscire, da ogni cosa, da tutte le cose
• distrarre il pensiero con una battuta o un’ironia per recuperare l’energia interiore può essere salutare. E di fatto lo è, e si chiama distendersi, parente prossimo del riposare. ma fuggire perennemente da una situazione interrompendo il proprio processo e quello degli altri è un estasino, e non ha nulla a che fare con la salute

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