Ansia e paura di morire

Ansia e paura di morire sono due migliori amiche. L’ansia ci fa credere che la morte, in un preciso momento, arriverà e ci porterà via. La paura che si vive in quel preciso momento in cui si fa spazio dentro di noi un attacco di panico, è devastante e ci porta, almeno le prime volte, a impazzire. Riduzione dell’attenzione, rimurginio di pensieri catastrofici, aumento della circolazione percepito come maggior numero di palpitazioni, nausea, dolori addominali, aumento del drive respiratorio, percepito sotto forma di sensazione di soffocamento o difficoltà a respirare, tremiti, tremori, irrigidimento muscolare, sono i sintomi quando viviamo una forte ansia e ci attiviamo fisicamente e in modo inconscio. 

Devi sapere che questo succede quando interpreti la situazione come una minaccia, e non puoi dar sfogo alla tua risposta automatica che ti porterebbe a metterti in azione. Pertanto, quando l’azione non è possibile, ti attivi a livello fisiologico e psicologico, e inizi a dar inconsciamente l’avvio a specifici sintomi.

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Ansia e paura di morire

Di ansia non si muore. Da un attacco di panico, non si muore. Devi capire che quel momento in cui non pensi ad altro e la paura di morire si impossessa dei tuoi pensieri, la tua mente sta elaborando una risposta inconscia ad una situazione che hai vissuto come minacciosa. Ansia e panico sono il frutto della tua risposta inconscia ad una minaccia, alla paura di cui hai fatto esperienza, che in questo momento dell’attacco di panico, non sai comprendere, tradurre e capire. Devi sapere che sono molte le persone le quali non associano i sintomi che vivono, come appunto tremori, respirazione corta, sudorazione elevata, tachicardia, giramenti di testa, etc… alla situazione o esperienza di minaccia precedentemente vissuta, e considerano invece i sintomi come la prova dell’imminenza di una qualche catastrofe fisica, come morire, impazzire, svenire, avere un attacco cardiaco o un collasso fisico. Queste idee hanno un effetto devastante sulla persona, la quale non solo deve gestire la minaccia passata non conosciuta, perché quasi sempre pensiamo che ogni attacco di panico o l’ansia arrivi “dal nulla”, o “d’improvviso”, ma vive anche ulteriori pensieri terrificanti di morte o di pericolo, incontrollabili, al punto da vivere un aumento incontrollato di quei sintomi.  Sai, io incontro moltissimi pazienti nei miei studi che raccontano momenti difficili, in cui si sentono soli e in preda alla paura di morte, ma devi capire che da un attacco di panico non si muore, anzi, questo stato può essere, con il tempo, gestito

Altresì, voglio darti una ulteriore conoscenza tecnica; coloro che hanno disturbi d’ansia, e soprattutto attacchini panico, hanno la necessità di comprendere la normale fisiologia dell’ansia, se intendono gestirla e allontanarla dal loro vivere quotidiano. Questa è la prima cosa da fare per aiutare e autoaiutarsi.

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Ansia e panico, alcol e droghe - Psicologo Dr.ssa Ave