Senso di colpa: è sempre la depressione?

Non sempre vivere un senso di colpa significa soffrire di depressione. Attenzione però, a non mescolare le cose. Quando si vive un senso di colpa persistente, non significa per forza, avere la depressione. E’ normale, comunque, fare tale collegamento, in quanto il sintomo maggiore quando si soffre di depressione, è la colpa verso se stessi. 

 

Senso di colpa e depressione

Il senso di colpa è il sintomo maggiore quando si ha la depressione. Devi sapere che ogni volta che c’è una condizione depressiva la persona sente di aver perso o danneggiato una parte del Sè, e questo porta a vivere una realtà mortifera, a tratti incessante. 

Il senso di colpa esperito dai soggetti depressi è, nella maggior parte delle volte, autoriferito a se stessi. Sentono colpevolezza nel proprio vivere, al punto che il focus di colpevolezza, non è per una azione o un momento, quindi situazionale e modificabile, ma lo sentono per il fatto di vivere e di essere al mondo. Capisci, quindi, quanto una persona in questa situazione, soffra e si senta in colpa e non riesca ad arginare tale malessere.

I pazienti con un disturbo depressivo si sentono in modo frequente, inadeguati, privi di valore e in colpa, ma la maggior parte delle volte, ciò è una dinamica inappropriata (O’Connor, Berry, Weiss, Gilbert, 2002). Questi pensieri, inoltre, sono una tendenza svalutativa presente solo verso la propria persona, non verso gli altri. Queste modalità, in psicologia, vengono chiamate bias o distorsioni cognitive.

  Senso di colpa. Non sempre vivere un senso di colpa significa soffrire di depressione. Attenzione però. Dr.ssa Ave T. +39 348.4320654    

Cos’è il senso di colpa

La colpa è uno stato di sofferenza che si compone di 3 indicatori: la valutazione negativa di dannosità, la responsabilità, la compromissione della propria autostima. Vediamole nello specifico.

  1. Valutare negativamente e sentirsi dannosi: chi è colpevole valuta in termini di dannosità o cattiveria l’azione che ha compiuto o l’intenzione della sua azione. Questa è una condizione necessaria, ma non sufficiente, per fare esperienza del senso di colpa.
  2. Responsabilità: la persona si assume la responsabilità di aver causato qualcosa direttamente o indirettamente o, comunque, di aver il potere di evitarlo, prevederlo o prevenirlo. Anche questa è una condizione necessaria, ma non sufficiente, per fare esperienza del senso di colpa.
  3. Autostima: Per passare da una assunzione di colpevolezza al senso di colpa, si devono condividere valori o norme, rispetto ai quali ci si può sentire colpevoli. La colpa si espande quando l’azione commessa o ideata, e l’assunzione di responsabilità, producono nella persona una compromissione alla propria immagine morale. L’autostima si abbassa in relazione ai valori personali.

Quando esiste la colpa, di pari passo nella persona nascono implicazioni emotive negative, come ad esempio il senso di sconfitta, di umiliazione per non essere stati all’altezza di certi valori; il rammarico, il rimorso per aver fatto qualcosa che non si sarebbe dovuto fare; il desiderio di non aver fatto certe cose e il disprezzo per se stessi. 

In generale, a volte il senso di colpa, può essere fine a se stesso e inteso quale meccanismo di difesa elaborato dalla persone in specifiche situazioni della propria vita. Altre volte, invece, se inteso come un processo doloroso e disadattivo, può trovare correlazioni positive, con il disturbo depressivo. Ricorda però, che per diagnosticare una depressione, vi devono essere altri sintomi, molteplici, e perdurare per un certo periodo.

 
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