Perché non cambiamo: capiamo cosa blocca il tuo cambiamento

Perché non cambiamo? Impara che il maggior ostacolo al cambiamento, non viene da fuori, ma dentro di te. Molto spesso durante la nostra vita, desideriamo un cambiamento, per tornare a essere felici o ricercare uno stato di benessere, ma inconsciamente non sempre siamo pronti a farlo. Spesso la persona in modo non consapevole, desidera mantenere il proprio status quo, opponendosi ai tentativi di produrre insight o cambiamento.

La resistenza che ognuno di noi attiva, altro non è che una reazione, da interpretarsi quale manifestazione del proprio bisogno di “omeostasi”. Mi spiego meglio; se partiamo dal presupposto che l’omeostasi è intesa come la condizione di stabilità di un sistema, esso tenderà a rimanere tale anche in presenza di perturbazioni esterne. Quando un qualsiasi agente, cercherà di intaccare tale stato, il sistema opererà specifiche operazioni per ritornare al punto d’equilibrio originale. Il meccanismo della resistenza psicologica è similare; attiviamo un certo comportamento per ottenere la stabilità, mediante la regola generale secondo cui se un certo valore “X” aumenta troppo, diminuiscilo; se invece “X” diminuisce troppo, aumentalo; in entrambe le situazioni si mettono in modo strategie, spesso inconsce, affinché il fattore “X” non ritorna al valore originale.

 

 

 

 

Perché non cambiamo: le forze oppositive

Freud aveva evidenziato che nella persona esistono potenti forze oppositive, anche chiamate con il termine di resistenze, ed evidenziava quanto ogni percorso personale ne sia intrinseco. La resistenza accompagna la vita di ognuno di noi, a ogni passo; ogni associazione, ogni atto che mette in atto la persona, ogni idea, ogni energia deve fare i conti con la resistenza, e rappresenta un compromesso tra le forze tendenti alla guarigione e quelle che si oppongono ad essa.

 

 

 

Perché non cambiamo: evitare le emozioni dolorose

Devi sapere che ogni resistenza soggettiva, può essere conscia, preconscia e inconscia.
Tutte le forme di resistenze, però, hanno in comune il tentativo di evitare sentimenti spiacevoli quali ira, colpa, odio, amore, invidia, vergogna, dolore, ansia o varie combinazioni di questi sentimenti. E utile comprendere che il cambiamento al quale aspiriamo in modo conscio, incontra resistenze, e questo è il modo della nostra mente di difenderci dalla malattia. Considerala quale difesa che attivi come protezione e che, spesso, hai già messo in atto nel passato e che trasporti nel presente.

Ricorda, diventare consapevole e conscio delle resistenze che metti in atto, ti aiuterà a non resistere al cambiamento. Ogni modalità che utilizzi, riflette le caratteristiche di una relazione del tuo passato, che influenza una serie di relazioni del presente.

Perché non cambiamo – Dott.ssa Giada Ave Psicologa

 
 
 

 

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