Ansia buona: l’ansia non è un difetto, esiste l’ansia buona

Ansia buona, ci hai mai pensato? L’ansia è un drago minaccioso pauroso e invincibile? L’ansia ti chiude lo stomaco? Ti opprime il petto? Ti è mai successo di vivere momenti in cui ti senti il fiato mozzato, sudi freddo o il cuore galoppa? Voglio darti una buona notizia, questo stato d’animo, questa emozione cela anche aspetti positivi. E’ un avvertimento, non un problema, un messaggio da cogliere e non una paura. Recentemente si è analizzata l’emozione dell’ansia, da un nuovo punto di vista, il quale conferma la tesi che non sempre uno stato ansioso è negativo. Che non è un difetto lo dimostra anche uno studio canadese fatto dalla Lakehead University, secondo cui le persone ansiose sarebbero più intelligenti.

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Ansia buona: cos’è l’ansia

Partiamo dal presupposto che l’ansia è un’emozione indefinita, pertanto può manifestarsi secondo vari modi, proprio perché i sintomi sono variabili e numerosi. Se da un lato arriva attraverso sintomi fisici (sbadigli frequenti, tachicardia o palpitazioni, stanchezza, debolezza, poca voglia, energie azzerate, sensazione di mancanza del respiro, tremori, nausea, nodo alla gola o bocca asciutta, vampate, etc) può esprimersi anche con sintomi psichici (pensieri negativi, pessimisti, irritabilità, tensione, irrequietezza, sensazione di paura o intensa preoccupazione, problemi a concentrarci, impressione di avere la “testa vuota”, etc) e manifestazioni psicosomatiche (gastrite, cefalea, irritabilità del colon, eczema, orticaria, etc).

 

Ansia buona: bisogna farsi amico il mostro

Dobbiamo imparare che ciò che definiamo con il termine ansia, non è sempre da considerarsi un difetto: è un segnale, un avvertimento e talvolta quasi un’amica che ci porta un messaggio importante per il nostro benessere. I contenuti di uno stato ansioso possono avere molteplici sfumature: informazioni sui propri limiti, su quello che possiamo o non possiamo fare, ci prepara per una prestazione, attiva mente e corpo, comunica che stiamo vivendo una situazione stressante invitandoci a rallentare i ritmi … altre volte nasconde solo una difficoltà affettiva, amorosa, sentimentale o professionale che non ci fa più vivere bene. Il Dr Longoni, noto psicologo e sociologo, esperto in materia, in una intervista sottolinea come l’ansia, in alcuni casi, diviene uno specchio di paure, a volte esagerate, che dovremmo superare o la manifestazione di un conflitto profondo, magari perfino del timore dell’abbandono e della solitudine: ma anche in questo caso la sua funzione é positiva, in quanto avvisa la persona che è necessario diventare più forti, più sicuri o migliorare l’autostima.

 

 

 

Ansia buona: utilità dell’ansia

Lo so, è difficile da pensare all’ansia come a qualcosa di buono, ma molti studi confermano che dosi di ansia ed eccitazione nervosa, se equilibrate, divengano momenti positivi per la persona. Lo stato ansioso, infatti, prepara ognuno di noi ad affrontare una prova, un momento, una prestazione alla quale siamo chiamati. Inoltre devi sapere che scariche di adrenalina, acuiscono i nostri sensi e i nostri riflessi.

Per capire quanto questo stato può divenire alleato e non nemico, devi comprendere che l’ansia, e intendo ogni tipo di ansia, è prodotta da noi stessi. Mi spiego meglio; i pensieri e gli atteggiamenti di ogni persona producono gli stati ansiosi. Pertanto più ci pensi, più la noti e più cresce!  Ripeto, più la pensi, più la noti e più attivi il circolo ansioso. Molti non sanno che pensare troppo non fa bene e ci rendi più vulnerabili, predisponendoci maggiormente all’ansietà negativa. Proprio così, perché quando attiviamo il circolo dell’ansia i nostri pensieri producono un’ansia anticipatoria, che diventa una difesa da ipotetiche situazioni non reali, vissute come spiacevoli e magari pensate come momenti futuri… peccato che questo gran baccano, non sempre è reale ma solo mentalmente anticipatorio di una situazioni che, forse, non si verificherà nella realtà. Se si verifica, spesso, è perché la abbiamo elaborata mentalmente e messa poi noi in scena.

Se vivi momenti ansiosi devi sapere che alcune tecniche, come il Training Autogeno si rivelano spesso di grande aiuto, in quanto a volte migliorano la situazione, altre volte la risolvono. Tuttavia è necessario che il modo di pensare che hai cambi, devi comprendere e renderti conto che spesso sono gli atteggiamenti negativi e certi pensieri i responsabili dell’ansia che vivi. Ricorda: meno importanza dai all’ansia, meno effetti negativi produce in te.

Ansia buona – Dott.ssa Giada Ave Psicologa   Istagram Ave Giada Psicologia Curare l'ansia San Donà di Piave:          

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